Sanzioni fattura elettronica: cosa prevede la normativa
Le sanzioni per mancata o tardiva emissione della fattura elettronica rappresentano una delle preoccupazioni più ricorrenti tra coloro che sono soggetti all’obbligo.
Nelle prime fasi dall’entrata in vigore della fatturazione elettronica, che ha avuto ufficialmente il via dal 1° gennaio 2019, il Decreto fiscale 2019 ha previsto delle sanzioni attenuate in caso di violazione degli adempimenti.
Dopo i primi mesi, però, torneranno ad essere applicate le sanzioni secondo le modalità ordinarie: ecco cosa prevede la normativa e cosa rischiano i soggetti che non adempiono agli obblighi di legge.
Sanzioni fattura elettronica 2019: quali sono
Le sanzioni per mancata o tardiva emissione della fattura elettronica non si discostano da quelle che, in precedenza, erano previste per le fatture tradizionali.
In base all’art.6 del D.Lgs. 417/97, la sanzione amministrativa è compresa tra il 90% e il 180% “dell’imposta relativa all’imponibile non correttamente documentato o registrato nel corso dell’esercizio” (con un minimo di 250 euro).
È prevista, invece, una sanzione ridotta (tra i 250 e i 2 mila euro) nel caso la violazione non incida sulla corretta liquidazione del tributo.
Sanzioni fattura elettronica 2019: proroghe e riduzioni
La digitalizzazione dei processi di fatturazione si sta rivelando un cambiamento importante per imprese e professionisti, che, se sapranno dotarsi di strumenti efficaci, potranno davvero ottenere benefici concreti in termini di semplificazione dei passaggi, gestione delle risorse aziendali e opportunità per la creazione di nuovo business (per approfondire, leggi tutti i vantaggi della soluzione integrata VALIBILL per emissione e conservazione delle fatture).
Se da un lato non vi sono state proroghe per quanto riguarda la data di entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica, dall’altro il Decreto fiscale 2019 ha voluto “alleggerirne” l’impatto iniziale per quanto concerne le sanzioni.
Secondo quanto stabilito per legge, infatti, al contribuente non verranno applicate le sanzioni legate all’emissione tardiva della fattura elettronica, a patto che l’e-fattura venga però emessa entro la data della liquidazione periodica dell’IVA.
Tale disposizione è valida:
- fino al 30 settembre 2019 per i contribuenti mensili;
- fino al 30 giugno 2019 per quelli trimestrali.
Qualora, invece, la fattura venga emessa entro il termine di effettuazione della liquidazione successivo a quello di competenza, vengono applicate le sanzioni con una riduzione dell’80% rispetto a quelle previste.
Sanzioni fatturazione elettronica: attenuazioni per il cessionario/committente
La sanzione del 20% si applica anche nel caso di cessionario o committente che ha acquistato beni o servizi senza emettere fattura, e quindi non abbia proceduto alla regolarizzazione.
In base all’ex art.6, comma 8, del D.Lgs. 471/1997, tale sanzione non si applica se il soggetto provvede a sanare l’omissione entro il termine della liquidazione IVA periodica.
Al contrario, invece, egli avrà 4 mesi di tempo, dalla data di effettuazione dell’operazione, per regolarizzare la propria posizione e trasmettere al Sistema di Interscambio un’autofattura.
Per fare ciò, nel campo “Tipo Documento” dovrà essere inserito il codice TD20.
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Il vantaggio di affidarsi a un partner competente nel processo di digitalizzazione delle fatture è quello di poter continuare a fatturare come si è sempre fatto prima del 1° gennaio 2019: saremo noi di Validata ad occuparci di tutti gli aspetti tecnici legati a emissione, ricezione e conservazione delle e-fatture.
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